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Sono proprietario di un immobile per un affitto a Cagliari, che vorrei concedere a uso abitativo a mio nipote, come sua residenza. Posso riconoscergli la casa in comodato gratuito?
Certamente che lo puoi fare. Devi fargli un contratto di comodato gratuito che è di due qualità, uno con quota di registro annuale, l' altro per perpetua sino a fine contratto.Tassa di registro contratti comodato (da farsi ogni anno) € 2%. Tassa di registro contratti comodato perpetuo € 168 (se non è variata). Ciao.
Non c’è assolutamente alcun problema a concedere un immobile a uso abitativo mediante la formula del comodato gratuito. Anzi, visto il rapporto stretto di parentela esistente tra te e il futuro inquilino, questa è la modalità migliore per garantirgli la possibilità di trasferire la propria residenza nella nuova unità immobiliare, senza dover spendere denaro in canoni mensili.
Ricordati però che la procedura di concessione di una casa in affitto a Cagliari, come nel resto d’Italia, attraverso lo specifico tipo contrattuale del comodato gratuito non è “gratuita” in assoluto. Alcune spese, infatti, le dovrai comunque sostenere, e sono quelle connesse alla registrazione del contratto: due copie dello stesso, firmate entrambe in originale, dovranno essere depositate presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, con contestuale compilazione del Modello 69 che troverai nello stesso ufficio.
Tornando però a parlarti specificamente dei costi, sappi che 168 euro dovrai versarli necessariamente, a titolo di imposta di registro tramite il Modello F23; inoltre, se l’addetto dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate dovesse chiedertelo, dovrai anche pagare i diritti di copia, pari a un valore variabile tra i 7 e gli 11 euro.
Tutto questo senza dimenticare che il contratto dovrà essere corredato dalle necessarie marche da bollo, ciascuna del valore di 14,62 euro, applicate sugli atti registrati: presta però attenzione che le date indicate sulle marche da bollo che andrai ad applicare sui fogli del contratto non dovranno avere una data posteriore rispetto a quella di conclusione del contratto di comodato gratuito.
E questo, comunque, senza dimenticare il rispetto obbligatorio delle norme di legge in materia di responsabilità per spese di manutenzione che vengono a dividersi tra comodante e comodatario: d’altronde, se il rapporto tra te e il futuro inquilino è quello di parentela che hai indicato, non dubitiamo che troverete il modo di accordarvi per sostenere eventuali spese senza dover ricorrere ad avvocati!