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Pablo

inquilino/a

Cosa fare con un contratto in nero concluso per case in affitto a Milano?

Vivo in una delle tante case in affitto a Milano ormai da un paio di anni, ma il mio contratto di affitto è in nero, perché così mi ha imposto il mio locatore. Cosa posso fare per regolarizzare il mio soggiorno?

  • Domandato da: Pablo
  • Da 11 anni
  • Categoria: Inquilini
Risposte (4)
Luca T. è stato il primo a rispondere
Luca T. è stata eletta la miglior risposta
  • Michele B.

    professionista

    I contratti in nero sono un pericolo sia per te che per il tuo locatore, questo è sicuro; ma soprattutto sono un danno all’economia, oltre a costituire una vera e propria offesa per tutti quei conduttori e locatori che vivono regolarmente e legalmente il proprio rapporto di locazione.

    Ti consigliamo allora di recarti il prima possibile presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate per registrare il tuo rapporto di locazione, che in questo modo verrà a costituirsi secondo lo schema standard del 4+4.

    Ti sarà però richiesto di provare che vivi come inquilino affittuario nella unità immobiliare del proprietario, tuo locatore in nero: dovresti quindi portare una ricevuta di pagamento del canone mensile, o una quietanza simile, o ancora l’intestazione a tuo nome della bolletta della corrente elettrica, del gas o dell’acqua. Infatti, in assenza di una prova concreta del tuo rapporto di locazione, l’unica soluzione per regolarizzare il rapporto in corso sarebbe il ricorso per avvocati, in modo che questi dimostrino che il tuo abituare presso l’attuale appartamento non è per semplice cortesia, ma cela in realtà un contratto di locazione.

    Se, poi, non dovessi ancora saperlo, ti avvertiamo che, regolarizzando il rapporto in nero, avresti un enorme vantaggio: il tuo canone di locazione attuale verrebbe sostanzialmente ad annullarsi, per essere sostituito per legge da un nuovo canone, calcolato nel triplo della rendita catastale dell’immobile. Non farti ingannare da questo calcolo, che potrebbe sembrarti ingigantire l’ammontare del tuo canone: in realtà, tale somma finale è estremamente più bassa dei canoni di locazione che affollano oggi il mercato degli affitti. Esistono infatti esempi reali, come per esempio a Roma, e probabilmente anche in ipotesi di case in affitto a Milano, in cui un affittuario, dopo aver regolarizzato il proprio rapporto in nero, è arrivato a pagare solo 80 euro mensile, a fronte dei precedenti 800 euro mensili!

  • Domuseco

    Domuseco

    professionista

    Ciao Pablo la prassi è molto semplice devi recarti presso la sede dell'agenzia delle entrate con il modello di denuncia che trovi qui

    http://www1.agenziaentrate.gov.it/inglese/forms/pdf/mod1.pdf

    e la richiesta di registrazione ovvero il modello 69 questo

    http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/0bad0000460a48f8938edf51d5b740d9/modello+69_mod.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=0bad0000460a48f8938edf51d5b740d9

    ti fai calcolare la somma da pagare (se si è inesperti è preferibile farsi aiutare) (il 2% del canone annuo per ogni anno in "nero" più gli interessi e una sanzione più le imposte per i restanti anni di contratto) 

    dopo aver pagato in banca ritorni all'agenzia delle entrate per completare la registrazione.

    I vantaggi di questo processo saranno essenzialmente 2

    1) maggiore tutela per te 2) Una riduzione del fitto che sarà ricalcolato dall'agenzia delle entrate in base alla rendita catastale dell'immobile (il triplo)  

    Lo svantaggio è che con ogni probabilità il proprietario reciderà il contratto alla prma scadenza utile

    http://www.domuseco.it/

    https://www.facebook.com/Domuseco

    https://twitter.com/#!/DomusEco

  • Luca T.

    Luca T.

    professionista

    Per le sanzioni (tratto da annuario del contribuente 2013 Agenzia delle Entrate):

    Attraverso il ravvedimento operoso è possibile regolarizzare sia la tardiva registrazione dei contratti dilocazione sia il tardivo pagamento dell’imposta di registro dovuta a seguito di proroga, risoluzione e
    cessione degli stessi.
    La violazione relativa all’omissione della richiesta di registrazione può essere regolarizzata:
    • entro novanta giorni dal termine di scadenza previsto, a condizione che si paghi l’imposta dovuta, gli interessi di mora e la sanzione ridotta – pari al 12% dell’imposta dovuta (1/10 del 120%) – e che, entro lo stesso termine, l’interessato presenti l’atto per la registrazione
    • entro un anno dal termine di scadenza previsto, purché si versi l’imposta dovuta, gli interessi di mora e la sanzione ridotta – pari al 15% dell’imposta dovuta (1/8 del 120%) – e che, entro lo stesso termine,
    l’interessato presenti l’atto per la registrazione.


    Per regolarizzare la mancata effettuazione, alla scadenza prevista, del pagamento d’imposta dovuta, per esempio, per i versamenti successivi alla prima annualità, per la proroga, la cessione o la risoluzione di
    un contratto di locazione, occorre versare, oltre all’imposta non pagata e agli interessi di mora:
    • una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo, se il versamento è effettuato entro quattordici giorni dalla scadenza
    • una sanzione del 3% dell’imposta dovuta (1/10 del 30%), se il pagamento è effettuato dal quindicesimo giorno e comunque entro 30 giorni dalla scadenza

    • una sanzione del 3,75% dell’imposta dovuta (1/8 del 30%), se il versamento è effettuato entro un anno dalla scadenza.

  • Luca T.

    Luca T.

    professionista

    Prima puoi (se vuoi) chiederlo al proprieatrio, poi se lui si rifiuta puoi andare all'AdE o puoi andarci anche senza dirlo al prorietario, questa è una scelta tua. Ti rechi con copia del contratto in nero e loro ti diranno come fare a grosso discapito del proprietario, infatti ai contratti di locazione degli immobili ad uso abitativo, comunque stipulati, che, ricorrendone i presupposti, non sono registrati entro il termine stabilito dalla legge, si applica la seguente disciplina:

    a) la durata della locazione e' stabilita in quattro anni a decorrere dalla data della registrazione, volontaria o d'ufficio;

    b) al rinnovo si applica la disciplina di cui all'articolo 2, comma 1, della citata legge n. 431 del 1998;

    c) a decorrere dalla registrazione il canone annuo di locazione e' fissato in misura pari al triplo della rendita catastale (ovvero molto poco, a grosso danno del locatore), oltre l'adeguamento, dal secondo anno, in base al 75 per cento dell'aumento degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli impiegati ed operai. Se il contratto prevede un canone inferiore, si applica comunque il canone stabilito dalle parti.

    Ovviamente dovrai pagare la registrazione, la sanzione e gli interessi di mora e potrai richiederne la metà al proprietario perché coobbligato.

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